Il segretario del Circolo direttivo Pd di Lido di Camaiore e consigliere Comunale Federico Pedonese risponde per le rime all’attacco dell’Associazione La Rondine contro l’amministrazione Del Dotto sul progetto Dini e Denna.

“L’intervento dell’Associazione in merito al presunto Ecomostro del Secco dimostra da parte della medesima, una scarsa conoscenza del territorio e del contesto in cui il progetto è nato e si è sviluppato.

La riqualificazione dell’Area Dini e Denna presentata dall’amministrazione comunale lo scorso 8 agosto presso la Misericordia di Lido di Camaiore, è innanzitutto un progetto privato, di recupero dell’area, e non del Comune come sembra erroneamente sostenere l’associazione camaiorese.

Il ruolo dell’ente pubblico in questo caso è stato principalmente quello di vigilare sul rispetto della normativa urbanistica vigente da un lato, e dall’altro quello di stabilire un dialogo fra il privato, l’ente pubblico e i cittadini, teso a favorire una ricaduta positiva dell’intervento medesimo sul territorio.

Tra le altre cose, a titolo informativo per “La Rondine” che sembra preludere ad una operazione di non si sa quale impatto ambientale devastante sul territorio, all’interno del progetto sono altresì previsti ben 200 posti auto che potranno esser utilizzati liberamente dai cittadini e che saranno a disposizione di tutto il quartiere, dalla Misericordia al Centro commerciale naturale del Secco, il completamento della pista ciclabile che si collegherà alla Via del Secco lato Pietrasanta, oltre alla messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali e ciclabili sulla Via Aurelia.

Il progetto dunque è stato ampiamente condiviso con tutti i presenti durante l’incontro pubblico.

Garante di Zona e Comitato dei Resilienti 3.0 sono intervenuti per richiedere informazioni sui dettagli dell’operazione: nessuna sorpresa di fantomatici ecomostri da parte dell’amministrazione ai suoi cittadini. La sorpresa lo è stata solo per la Rondine che in quei giorni forse si trovava in una fase migratoria che la teneva lontana da questi lidi.

Inoltre, non ha nessun senso parlare di Ecomostro quando il progetto riguarda una zona collocata all’interno di un tessuto ampiamente urbanizzato: se di Ecomostri si vuole parlare, consigliamo alla neonata associazione di andare a rivedere quali erano i progetti dell’attuale loro candidato Giampaolo Bertola quando era sindaco nel lontano 2003 per l’Arlecchino, le famose Torri per intenderci, e i progetti relativi all’Area Bussoladomani.

Infine – chiosa il consigliere Federico Pedonese – sempre parlando di qualità della vita e maggior attenzione per l’ambiente circostante, vorremmo ricordare all’Associazione come l’amministrazione comunale oltre ad esser già intervenuta con la pista ciclabile dall’Aurelia al mare, sia in procinto di iniziare i lavori di riqualificazione del quartiere del Secco dalla Via della Gronda fino all’incrocio con l’Aurelia: tutti interventi diretti alla riqualificazione e messa in sicurezza della zona concertati con il Comitato Resilienti 3.0 e partoriti a seguito di un costante e serio confronto con i cittadini, che vedrà i propri frutti nelle prossime settimane.”

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